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Yassin, Ahmed.

Sceicco palestinese. Nato in un piccolo villaggio, che all'epoca era sotto il protettorato della Gran Bretagna e oggi è il centro israeliano di Ashkelon, nel 1948 si stabilì a Gaza come rifugiato. Divenuto tetraplegico a seguito di un incidente di gioco e costretto alla sedia a rotelle, dedicò la sua esistenza allo studio e alla diffusione dell'Islam: da studente all'università del Cairo, dove venne in contatto con gli adepti della Fratellanza Musulmana, si trasformò ben presto in predicatore e attivista, diventando il referente palestinese dei Fratelli Musulmani e fondando egli stesso una propria organizzazione, Gloria dell'Islam, rimpiazzata nel 1982 dalla più integralista e radicale Gloria dei combattenti dell'Islam. Arrestato una prima volta nel 1984 e condannato a 13 anni di reclusione per detenzione di armi ed esplosivo, venne scarcerato l'anno successivo. Acerrimo nemico dello Stato di Israele e convinto assertore di una Palestina consacrata all'Islam, nel 1987 fu tra i fondatori di Hamas (V.), il Movimento di resistenza islamico di matrice fondamentalista e nazionalista, di cui Y. divenne leader politico e spirituale. Arrestato nuovamente nel 1989, nel 1991 fu condannato all'ergastolo per aver ordinato il rapimento e l'uccisione di due soldati israeliani. Nel 1997 lo sceicco venne scarcerato in uno scambio di prigionieri con la Giordania. Tornato a Gaza, dopo l'inasprimento della politica repressiva di Israele e lo scoppio della seconda Intifada (2000), accrebbe notevolmente la propria popolarità in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, proseguendo la sua opera di proselitismo contro Israele e di ispiratore del terrorismo suicida. Sopravvissuto a un tentativo di assassinio da parte delle truppe israeliane nel settembre 2003, nel marzo 2004 fu ucciso da un razzo lanciato da un elicottero dell'esercito di Tel Aviv (od. Ashkelon 1922 o 1936 - Gaza 2004).